
Bloody Sunday, domenica di sangue, è il termine con cui si indicano gli eventi accaduti il 30 gennaio 1972 a Derry in Nord Irlanda. Quel giorno 14 civili furono uccisi dalle forze armate britanniche che spararono contro una folla di manifestanti, radunatisi per protestare a favore dei diritti civili..
La manifestazione non era stata autorizzata dal governo del Nord Irlanda e senza un motivo reale i militari aprirono il fuoco contro gente inerme, colpendo anche 5 persone alle spalle.
Due inchieste furono avviate dal governo di Londra, una a ridosso dei fatti, l’altra a distanza di 25 anni che appurarono pesanti responsabilità e abusi da parte dei militari britannici censurandone l’operato. Nessun atto di provocazione fu perpetuato, l’esercito sparò contro gente inerme che cercava di scappare e un uomo fu sparato già a terra.
A livello di ripercussioni, questo atto vile, procurò un aumento di affiliati al gruppo paramilitare nazionalista filo irlandese IRA e lo sdegno a livello internazionale.
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