
Il 5 maggio 1981 morì, dopo 66 giorni di sciopero della fame, Bobby Sands, all’eta’ di 25 anni. Sciopero della fame iniziato e condotto ad oltranza come forma di protesta contro il regime carcerario a cui erano sottoposti i detenuti repubblicani nel Nord Irlanda.
In pratica volevano lo ‘’status’’ di detenuti politici, indossare abiti civili invece di divise carcerarie, la possibilità di incontrarsi per discutere di politica all’interno delle celle e il diritto di ricevere delle visite dall’esterno. Tutto ciò sempre negato dalle autorità inglesi per 5 anni.
Bobby Sands si affiliò, nel 1972, all’IRA (Irish Repubblic Army, braccio armato del partito nazionalista Irlandese) e durante il periodo trascorso in carcere diventò deputato del parlamento britannico e scrittore.
Bobby iniziò il suo sciopero della fame ed altri detenuti, facenti parte dell’IRA, lo seguirono per aumentare la cassa di risonanza mediatica della protesta.
Sfortunatamente dopo la morte di Bobby Sands, nei successivi 3 mesi, altri 9 detenuti morirono. Proteste e reazioni scoppiarono in tutto il mondo contro il Primo Ministro Inglese Margaret Thatcher e la politica Inglese in generale.
Famosissimo il murale di Bobby Sands che fu’ dipinto nella zona cattolica di Belfast, questo l’indirizzo completo: 49 Falls Rd, Belfast BT13 2QR, Regno Unito.
Oggi si celebra il 40 ° anniversario della sua morte, per molti un eroe, morto troppo giovane a supporto delle sue idee politiche.
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